Attività redditizie oggi: i consigli anticrisi

by Nomasvello Italia    06/07/2021

Attività redditizie oggi: i consigli anticrisi

Il covid-19 ha messo in crisi diversi settori, alcuni già gravemente compromessi e altri che hanno dovuto stoppare la loro ascesa verso il successo: parliamo ad esempio del comparto wedding, che per due anni ha lavorato poco e male. Diversamente, invece, è andata per altri settori, che hanno visto un picco esagerato di lavoro e - di conseguenza del fatturato. Ma nonostante ciò, c'è una discreta volontà di mettersi in proprio e quindi, spulciare tra le attività redditizie oggi per analizzare la direzione ove direzionare il proprio investimento.
Ma come si fa a capire questa cosa?

Consigli sui nuovi investimenti

Per mettersi in proprio non bastano la volontà e i fondi: aprire una nuova attività è un passo che va studiato per bene, vanno analizzate tante cose, tante variabili, il rischio d'impresa, la formazione necessaria, etc.

Le attività redditizie si dividono in due macrogruppi: le attività di settori perennemente floridi e le attività del momento.

Le attività dei settori floridi sono quelle che non conoscono crisi: si guardi per esempio l'estetica, la grande distribuzione, il ciclo dei rifiuti, l'assistenza agli anziani e tutte quelle attività che serviranno sempre. Certo, la pandemia ha comunque limitato alcuni di questi settori che però, alla riapertura, hanno avuto un boom pazzesco: basti pensare ai parrucchieri ed ai centri estetici che hanno recuperato quasi totalmente il mancato fatturato dei periodi di chiusura.

Le attività del momento invece sono quelle legate ad un particolare momento storico. Si pensi, ad esempio, a chi produce mascherine o gel disinfettante: negli ultimi due anni hanno avuto un fatturato strabiliante. Ma queste attività vanno intraprese, in caso di nuova apertura, con la consapevolezza che dureranno "n" anni e poi bisognerà convertirle in altro, in base al momento storico.

Quindi questa è la prima scelta da fare: un settore longevo dal fatturato discreto o un settore "meteora" con un fatturato da sogno che però implica la conversione entro "n" anni? Una volta deciso ciò, è necessario prendere un'altra decisione: un'attività in proprio oppure un franchising? Anche qui la scelta è strettamente personale e varia anche in base al budget a disposizione. Aprire un' attività in franchising richiede un investimento inferiore, come inferiore sarà il rischio d'impresa essendo un progetto già collaudato.

Il franchising di Nomasvello

Se la vostra scelta è stata il franchising e siete alla ricerca di un progetto dall'investimento sicuro e redditizio, Nomasvello è quello che fa per voi. Il franchising di Nomasvello fa parte di uno dei settori longevi di cui abbiamo parlato pocanzi (l'estetica) e propone un brand già affermato sia nel campo della depilazione permanente che nella pulizia viso e in più ha una linea di prodotti con la stessa garanzia di qualità, adatti a tutti i tipi di pelle.

In media, i centri Nomasvello hanno un fatturato di 140.000 € per ogni anno, a fronte di un investimento iniziale di soli 8.000 €. Ovviamente ci sono alcune condizioni affinchè l'affiliazione vada a buon fine:

  • Popolazione: per aprire un centro Nomasvello è necessario identificare una location in un paese che conti almeno 10.000 abitanti;
  • Locale: è necessario trovare un locale di almeno 40 metri quadrati, 65 se si vuole integrare anche lo shop.
  • Contratto: è necessario sottoscrivere l'affiliazione per almeno 5 anni, rinnovabili.

La cosa bella del franchising di Nomasvello è che non è necessaria alcuna esperienza in quanto la formazione viene fornita dal Brand, in maniera continuativa oltre al supporto permanente. Se, anzichè all'autoimpiego, l'affiliazione è mirata all'investimento, la formazione verrà fatta alle operatrici e al titolare verrà fornito un software per la gestione del centro da remoto, ovunque ci si trovi.

Per saperne di più, visita franchising.nomasvello.it

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